Bologna: la data valley europea
Bologna: la data valley europea
Bologna: la data valley europea
La città delle Due Torri è il simbolo della corsa verso il futuro.
Il capoluogo emiliano romagnolo ospiterà il supercomputer europeo: Bologna è stata scelta dall’Unione Europea per accogliere un supercomputer nell’ambito del progetto comunitario EuroHpc (High Performance Computing) che sfida Stati Uniti e Cina.
Cos’è l’EuroHpc?
EuroHPC è l’impresa comune che acquisirà, creerà e implementerà in tutta Europa, un’infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni (HPC). Sosterrà inoltre un programma di ricerca e innovazione per sviluppare le tecnologie, le macchine (hardware) e le applicazioni (software) destinate ai supercomputer.
Il supercomputer del futuro: big data e intelligenza artificiale
Il “cervellone” sarà in grado di compiere miliardi di operazioni al secondo e permetterà all’UE di competere con Cina e Stati Uniti in diversi settore strategici: la ricerca, la medicina, i cambiamenti climatici e la difesa.
Permetterà di sfruttare a pieno tutte le potenzialità dei big data e dell’intelligenza artificiale.
Questi computer di ultima generazione troveranno infatti molteplici applicazioni: dallo studio del funzionamento del cervello a quello dell’evoluzione dell’universo, dalla progettazione di nuovi farmaci alla lotta ai cambiamenti climatici.
Si potrà così rispondere a grandi sfide, sociali e scientifiche.
Cosa potrà fare il supercomputer europeo?
- Medicina:
La diagnosi precoce e il trattamento delle malattie, così come lo sviluppo di nuove terapie basate sulla medicina personalizzata e di precisione.
- Clima:
La previsione e gestione di disastri naturali su vasta scala.
- Industria 4.0:
Innovazione anche per il settore industriale, soprattutto per le piccole e medie imprese che stanno affrontando la rivoluzione industriale 4.0 basata sulla generazione ed elaborazione di dati: le aziende dovranno di certo, in maniera strategica, ripensare al proprio sviluppo competitivo.
- Sicurezza:
Il calcolo ad alte prestazioni è essenziale infine per la sicurezza e la difesa nazionali, ad esempio per sviluppare tecnologie di cifratura complesse, per individuare l’origine e rispondere agli attacchi informatici.
L’emilia-Romagna, la Data Valley europea
L’Emilia-Romagna, dove già oggi si concentra il 70% della capacità di calcolo nazionale, con questo nuovo supercalcolatore passa dalla diciannovesima alla quinta posizione nella classifica mondiale, diventando così la Data Valley europea.
Il cervellone da 120 milioni di euro, sarà installato al Tecnopolo di Bologna nel 2020 e inizierà a lavorare nel 2021
La rete di supercomputer
Otto i Paesi per sviluppare la rete che ospiteranno il supercomputer: oltre all’Italia (Bologna), ci osno Sofia (Bulgaria), Ostrava (Cechia), Kajaani (Finlandia), Bissen (Lussemburgo), Minho (Portogallo), Maribor (Slovenia) e Barcellona (Spagna). Tutti dovrebbero essere operativi nel 2020.