Applicazioni mobile: addio privacy entro il 2017
Applicazioni mobile: addio privacy entro il 2017
Applicazioni mobile: addio privacy entro il 2017
Un fenomeno che ci condizionerà sempre di più, entrando prepotentemente nelle nostre vite quotidiane, in qualsiasi momento e per qualsiasi necessità; non stiamo parlando di un film di fantascienza, ormai nulla ci stupisce più di questi tempi, ma l’epoca in cui gli elettrodomestici faranno tutto da soli e il nostro telefonino chiamerà il medico per noi se siamo malati si fa sempre più vicina.
Gartner (società multinazionale leader mondiale nella consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo dell’Information Technology) ha decretato in un suo recente studio che nel 2017 gli utenti forniranno informazioni personali a più di 100 applicazioni mobile al giorno, senza alcuna riserva di privacy, aiutando in questo modo quello che chiamano “computing consapevole” ovvero il concetto alla base della domotica.
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Applicazioni mobile: addio privacy entro il 2017
Le app arriveranno a 268 miliardi di dowload nel 2017 e gli utenti forniranno sempre più informazioni personali, soprattutto nell’utilizzo di app gratuite, che costituiscono circa il 92% delle app scaricate attualmente nel 2013.
Le aziende già utilizzano le applicazioni mobile nella loro strategia di marketing e di coinvolgimento del consumatore, ma via via che l’utilizzo dei dispostivi mobili si sta diffondendo, anche nell’uso di quelli indossabili (occhiali, orologi smart..) il loro ruolo sta diventando sempre più incisivo e significativo.
App e Privacy
Raccogliendo numerose informazioni personali, le app diventano una sorta di contenitore di dati raccolti importantissimi e utili per i brand, che in questo modo vengono a conoscenza di: dati demografici, location, abitudini, preferenze dei loro consumatori. “Il cognizant computing (computing consapevole) permette di effettuare scelte ponderate sulla base dei dati storici dell’utente”, spiega Sandy Shen, research director di Gartner. “Può prevedere le necessità dell’utente e completare delle mansioni indipendentemente dall’utente, come accendere lo scaldabagno nell’orario più comodo per il dato consumatore o chiamare il medico se si verifica un’emergenza”.
Le nostre case quindi diventeranno sempre più “intelligenti”, conoscendoci sempre di più, assecondando le nostre abitudini e i nostri bisogni.
Ma da tutta questa rivoluzione tecnologica e dal proliferare di applicazioni mobile chi trarrà davvero beneficio? Sicuramente i Grandi dell’hi-tech, i colossi ormai conosciuti: Google, Amazon, Facebook ed Apple. E la nostra privacy?